L’appuntamento,
ieri, era a Ferrara per la decima “Rassegna di storica e nuova
canzone d’autore”, in ricordo di Pino Calautti (scomparso lo
scorso febbraio), che ne è stato ideatore e promotore.
Le
parole fluiscono insieme
alla
musica in un pomeriggio (inizio
dei concerti alle 18),
che diventa sera e poi notte, perché i cantautori
di
ieri e di oggi sono
tanti
e le canzoni di più. Sul palco si
susseguono cantanti,
un
operaio,
pianisti, un
vinicoltore,
una
avvocatessa,
flautisti e chitarristi: creano opere d'arte, mentre portano a casa
lo stipendio svolgendo anche
altre attività lavorative.
Una musica che difficilmente sentiremo in tv, mentre sul palcoscenico
della sala estense ha ammaliato il pubblico senza soluzione
di continuità, dando vita a un piccolo grande evento, che non
catturerà le aperture dei telegiornali, ma da decenni allieta
l'esistenza di chi
ama una musica ormai in estinzione, che fa riflettere e sognare senza
rinunciare alla bellezza dei suoni e delle armonie, che
tira
fuori dagli strumenti
vibrazioni ed emozioni profonde e trascinanti, come solo questa
espressione dell’animo umano
riesce
a
fare.
Tanti
i talenti, che animano la rassegna: autori, che hanno fatto la storia
della canzone e cantautori, che le danno un nuovo slancio, come
Massimiliano Cranchi (autore di diversi album e del singolo “La
memoria dell’ovale”, su una squadra di rugby decimata dal regime
argentino), Dante Francani (operaio metalmeccanico, che ha vinto il
premio Musicultura 2014) e la violinista Alice Nappi.
La
manifestazione è condotta con stile dall’avvocatessa Greta
Dressino (in arte “Noma”, in greco ‘nomos’ significa,
appunto, legge), che è anche cantautrice ed esegue alcuni brani su
grandi donne (intenso quello dedicato a Mia Martini).
Ma
tanti sono gli interpreti.
Gian
Piero
Alloisio,
che
ha lavorato con
Guccini,
Morandi
e
Gaber,
scrivendo
testi divenuti famosi: uno su tutti “Venezia”, portata al
successo da Guccini.
Giulio
Wilson
possiede
una azienda
vinicola,
ma lo ricordiamo soprattutto per un
tour con
Gli
Inti
– Illimani.
Marco
Stella
ha
scritto “Mio
nonno era Pertini”,
che
è stata inserita nella colonna sonora del docu-film
“Pertini il Combattente”.
Mario
Castelnuovo,
autore
di alto livello
poetico, che – dopo
il successo di “Oceania” (che ieri ha eseguito in un suggestivo
trio a cappella) -
non si è piegato alla musica commerciale.
Paolo
Capodacqua,
chitarrista del
grande
Claudio
Lolli
(che
ha aleggiato
in sala per tutta la
manifestazione,
evocato
da numerosi cantautori): ha eseguito alcuni suoi suggestivi brani
accompagnato da
Giacomo
Lelli
al flauto, tra
questi la struggente"Amanti segreti".
Michele
Gazich e Giovanna Famulari si esibiscono con originalità, gestendo
lo spazio del palcoscenico anche con grande teatralità.
E’
mezzanotte, ma i cantautori continuano a esibirsi sul palco in attesa
dell’undicesima edizione, che faccia di Ferrara ancora un baluardo
della canzone d’autore.
(Domenico
Allocca)