Una serata tra voci angeliche: il concerto inizia con il “Komm, suBer Tod” di Bach e per oltre un’ora nella chiesa di Santo Stefano a Ferrara si ode musica religiosa di ogni epoca, dalle cantigas de Santa Maria medievali fino a brani dei nostri giorni.
Ieri sera venticinque tra cantori e direttori si sono esibiti, dopo dieci mesi di prove (da gennaio a ottobre di quest’anno) nell'ambito della classe di composizione corale e direzione di coro, un progetto del conservatorio "Frescobaldi " di Ferrara, organizzato da Michele Napolitano. L’idea è di mettere insieme professionisti e non, allievi e maestri per confrontarsi, stimolarsi a vicenda, sperimentare e così raffinare le capacità canore, ma anche gestuali e di concertazione. Proprio per sottolineare l’aspetto del lavorare insieme e del mettere in comune energie e idee, Napolitano definisce le classi, ricorrendo alla originale denominazione di “Officina dei direttori” e “Officina delle voci”. Differente è la provenienza degli artisti: Teresa Auletta, ad esempio, dirige anche la prestigiosa corale “Vittore Veneziani”, ma in questa occasione è sia direttrice che corista, Federico Cavalieri (vice-direttore della Filarmonica “Verdi” di Cona) guida la corale, ma canta anche da basso, Daniele Sconosciuto è direttore del Coro giovanile dell’Emilia Romagna; solo per fare alcuni nomi (ma sono tutti elencati nel riquadro della pagina).
Ferrara si conferma, così, città della musica, luogo ideale per il bel canto, fucina di talenti.
Il tempo vola in una atmosfera preziosa e rarefatta, passando da una “Ave Maria” (di Real) a un “Pater Noster” (Kedrov), da un entusiasmante “Laudate Dominum” (Sisask) all’ “O sacrum convivium” (Molfino), che vede schierati tutti i venticinque cantori per concludere la serata nell’alto dei cieli.
(Domenico Allocca)
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