sabato 6 aprile 2024

European projects festival, Ferrara al centro dell'Europa


 Ferrara non solo “Internazionale”, ma anche europea. Siamo abituati ad associarla alla consueta kermesse della rivista “internazionale” (che porta in città giornalisti da tutto il mondo), ma in questi giorni ospita l’ “European projects festival”, iniziativa che nasce per informare e formare sulle tematiche dell’Unione Europea, scambiare progetti e idee, creare relazioni e opportunità di networking. L’idea è venuta a una ferrarese doc con la passione per le sfide, Alexandra Storari, presidente di “Officine Europa”, che ha organizzato un evento con 32 appuntamenti tra conferenze, convegni, tavole rotonde e laboratori formativi.

Così la nostra città continua ad aprirsi al mondo, mostrando i suoi tesori. Da giovedì 4, infatti, è stata invasa da progettisti provenienti da vari paesi (dalla Spagna alla Svezia, dalla Grecia alla Romania), che parlano di Europa, ma apprezzano anche le bellezze cittadine, decidendo di rimanere in città anche oltre le giornate del festival.

Ed è così che ieri pomeriggio, per le strade i progettisti si muovono da un appuntamento all’altro, riconoscibili grazie ai pass svolazzanti, appesi al collo. Ed ecco che al Teatro Verdi (sede principale del festival) si possono ammirare le foto della mostra di Milko Marchetti, mentre sul palco c’è Vladimir Olshansky, il mimo che prova lo spettacolo “The laughter”, (in scena alle ore 21). Alle 18, alla libreria Feltrinelli, Elisabetta Gualmini parla dei problemi dell’Unione a un pubblico ristretto ma attento e partecipe.

Oggi si replica con una ricco programma, che prevede la lezione magistrale di Patrizio Bianchi (professore ferrarese, già ministro dell’Istruzione), l’incontro con la musica del cantante e attore Lodo Guenzi, la proiezione dei cortometraggi europei (a cura di Ferrara Film Corto Festival) e tanto altro.

Una bella occasione per Ferrara, che dalle sue mura può osservare il mondo.

(Domenico Allocca)

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Non aprite quella...finestra. Le ultime parole famose:《Che cosa vuoi che succeda, ho messo il lucchetto!》.