lunedì 22 aprile 2024

Ricordando Sturla, pioniere del cinema


 

Centotrenta anni fa nasceva  a Ferrara Antonio Sturla. Il Centro Documentazione Studi e Ricerche Cinema Ferrarese, diretto dal critico e storico del cinema Paolo Micalizzi,  ne ricorda il suo ruolo di pioniere del cinema ferrarese ed anche a livello nazionale, con  un’iniziativa che avrà luogo mercoledì 24 aprile. L’appuntamento è alle ore 17 nella Sala Estense di  Palazzo Roverella, Sede del Circolo Negozianti, che con il  CDS Cultura OdV lo hanno promosso con un’inaugurazione avvenuta il 18 dicembre del 2021. Saranno proiettati i primi film  che Antonio Sturla ha realizzato come Direttore della fotografia dopo aver acquisito esperienza alla Cines di Roma dal 1910 al 1912, anno in cui ritornò a Ferrara per il disastroso incendio di quegli  Stabilimenti cinematografici.  Sarà proiettato il film “Il baratro”(1912) di Mario Bernardi, tratto da una commedia drammatica di Carlo Gamberoni ed interpretata da alcuni importanti  attori della filodrammatica “ Città di Ferrara”. La trama del lungometraggio rivela  un dramma passionale che si svolge in una bettola situata in Darsena,  in qualche strada della città  e nella campagna ferrarese. In quegli anni Antonio Sturla divenne anche il corrispondente per l’Emilia Romagna, il Veneto e la Toscana dell’Istituto Luce e per esso documentò tanti avvenimenti. In programma al Circolo Negozianti ce ne sono alcuni realizzati tra il 1914 ed il 1926. Riguardano, tra gli altri,  l’inaugurazione di un hangar e dell’ippodromo, ma anche  la cerimonia di giuramento dei giovani esploratori, la passeggiata dei cittadini in viale Cavour, una parata di aeroplani e le prime riprese aeree di Ferrara. Antonio Sturla ha documentato anche attività che avvenivano a Comacchio e nel Delta anche se allora era un’impresa raggiungerli. Tra di esse, la pesca e la lavorazione delle anguille(1932). In programma, infine , il documentario “Este Viva. Il Palio di San Giorgio a Ferrara”(1933) di Nives Casati,  dove Antonio Sturla ha ripreso diverse fasi di questa manifestazione: dalla sfilata dei cortei rionali intorno al campo delle competizioni, alla corsa dei putti e dei fanti ed a quella degli asini e dei cavalli per la disputa del Palio di San  Giorgio. Un’iniziativa, quella che avrà luogo a Palazzo Roverella, con documentazione storica di grande valore. All’iniziativa saranno presenti i figli di Antonio Sturla, Francesco, Piero e Cristina. 

(C.S.) 

domenica 14 aprile 2024

Il Palio di Ferrara: la meglio gioventù estense

 

Giovani antichi sfilano all'ombra delle torri del Castello e delle colonne della Cattedrale.

Oggi va in scena l’Omaggio al Duca, una delle fasi del Palio di Ferrara, che terminerà a maggio.

Quando il fragore dei tamburi e l'urlo delle chiarine echeggiano la voce dei secoli passati, ecco che lo spirito estense rivive. E i giovani - che percuotono i tamburi e lanciano le bandiere multicolori - riannodano i fili col passato al grido di "Este viva".

Se è vero, come è vero, che alcune manifestazioni sono più legate allo anima di un popolo, il Palio è Ferrara.

Passato e presente.

Antichi gesti rivivono in tanti ragazzi e ragazze, seguiti e incitati da mamme e papà entusiasti e partecipi.

Il figurante della contrada di San Luca fa sedere i bimbi sul selciato di Largo Castello e racconta la storia della miracolosa Tazza di San Giuseppe, che la tradizione vuole sia stata donata a Santa Caterina Vegri ed è esposta nel monastero del “Corpus Domini” di Ferrara.

Passato e presente.

Quando la forza dei tamburi e l’urlo delle chiarine esprimono l'antico spirito estense, i figuranti riprendono la marcia e il corteo si allontana per raggiungere la Cattedrale.

E’ il Palio di Ferrara 

(Domenico Allocca) 










sabato 6 aprile 2024

European projects festival, Ferrara al centro dell'Europa


 Ferrara non solo “Internazionale”, ma anche europea. Siamo abituati ad associarla alla consueta kermesse della rivista “internazionale” (che porta in città giornalisti da tutto il mondo), ma in questi giorni ospita l’ “European projects festival”, iniziativa che nasce per informare e formare sulle tematiche dell’Unione Europea, scambiare progetti e idee, creare relazioni e opportunità di networking. L’idea è venuta a una ferrarese doc con la passione per le sfide, Alexandra Storari, presidente di “Officine Europa”, che ha organizzato un evento con 32 appuntamenti tra conferenze, convegni, tavole rotonde e laboratori formativi.

Così la nostra città continua ad aprirsi al mondo, mostrando i suoi tesori. Da giovedì 4, infatti, è stata invasa da progettisti provenienti da vari paesi (dalla Spagna alla Svezia, dalla Grecia alla Romania), che parlano di Europa, ma apprezzano anche le bellezze cittadine, decidendo di rimanere in città anche oltre le giornate del festival.

Ed è così che ieri pomeriggio, per le strade i progettisti si muovono da un appuntamento all’altro, riconoscibili grazie ai pass svolazzanti, appesi al collo. Ed ecco che al Teatro Verdi (sede principale del festival) si possono ammirare le foto della mostra di Milko Marchetti, mentre sul palco c’è Vladimir Olshansky, il mimo che prova lo spettacolo “The laughter”, (in scena alle ore 21). Alle 18, alla libreria Feltrinelli, Elisabetta Gualmini parla dei problemi dell’Unione a un pubblico ristretto ma attento e partecipe.

Oggi si replica con una ricco programma, che prevede la lezione magistrale di Patrizio Bianchi (professore ferrarese, già ministro dell’Istruzione), l’incontro con la musica del cantante e attore Lodo Guenzi, la proiezione dei cortometraggi europei (a cura di Ferrara Film Corto Festival) e tanto altro.

Una bella occasione per Ferrara, che dalle sue mura può osservare il mondo.

(Domenico Allocca)

Una serata francese a Ferrara

  In un palazzo Naselli Crispi illuminato a festa è andata in scena questo pomeriggio la rassegna di concerti organizzata dal conservatorio ...