sabato 24 settembre 2022

Il mondo del giornalismo smette di correre e si ferma per approfondire i temi più importanti in occasione del Premio Estense.


Ferrara diventa per un pomeriggio la casa dei giornalisti italiani, ospitando le più prestigiose firme della carta stampata e i volti più noti dell’informazione televisiva. Sabato (24 settembre) Cesara Buonamici (popolare conduttrice del TG5) accoglie il pubblico nella dorata cornice del Teatro “Claudio Abbado”, rinnovando una cerimonia che si ripete dal lontano 1965 per premiare “l’eccellenza del giornalismo italiano”, come recita lo slogan della 58ma edizione, promossa da Confindustria Emilia-Area Centro. Poi è Gian Luigi Zaina (vice presidente di Confindustria Emilia e presidente della Fondazione Premio Estense) a prendere la parola per dare il benvenuto, confidando il piacere di poter organizzare una edizione senza mascherine.

Ed ecco che l’appuntamento entra nel vivo e sul palco si alternano direttori e vicedirettori dei grandi quotidiani italiani. E’ quasi una gara nell’offrire argute analisi politiche, presentare ampi scenari internazionali, rivelare importanti retroscena del passato, definire le prospettive per il futuro (non solo per il nostro paese ma anche per l’intero pianeta), chiarire i fattori di crisi, illustrare la dinamica dei conflitti e pronunciare tante altre parole illuminanti. Il pubblico segue attento e interessato, negli occhi si legge la curiosità e il piacere di soddisfarla, ascoltando chi per mestiere analizza, comprende e spiega.

Ci sono Maurizio Molinari, direttore de “La Repubblica”, che è in gara con il “Il campo di battaglia”, Dacia Maraini, scrittrice ed editorialista del “Corriere della sera” (che arriva in finale con “La scuola ci salverà”), Venanzio Postiglione, vice direttore del “Corriere della Sera”, che presenta un altro dei saggi in competizione: “Capi senza Stato”, di Marzio Breda, quirinalista “Corsera” da oltre trent’anni, che vince l’Aquila d’oro.

La colubrina d’argento (il riconoscimento Gianni Granzotto “Uno stile nell’informazione”) va alla corrispondente Rai dalla Francia, Giovanna Botteri, giunta direttamente da Parigi per partecipare alla cerimonia. Sul palco salgono anche Agnese Pini, direttrice del “Quotidiano Nazionale”,”La Nazione”, “Il Resto del Carlino” e “Il Giorno” e la conduttrice televisiva Tiziana Ferrario, ma l’elenco potrebbe ancora proseguire, poiché sul palcoscenico del Teatro Abbado continuano ad avvicendarsi giornalisti con analisi e approfondimenti.

Alla fine della cerimonia con l’ennesimo applauso arriva l’ultimo ringraziamento: il pubblico esce dalla sala soddisfatto per aver partecipato a un appuntamento con il grande giornalismo.

(Domenico Allocca)




venerdì 16 settembre 2022

Da Ferrara in treno fino in Messico

 

Il Ferrara Film Festival continua a condurre il suo pubblico in giro per il pianeta e a portare il mondo nella città estense. Ieri (15 settembre) è stato il film “Poderoso Victoria” a narrare una storia sospesa tra la rievocazione storica e la favola sudamericana, nello stile caro allo scrittore Gabriel Garcìa Màrquez. La trama è facilmente riassunta: in un paese sperduto tra i monti la ferrovia viene dismessa in seguito alla chiusura della miniera (unico motivo per tenere in piedi la linea ferroviaria) ed ecco che gli abitanti decidono di costruirsi da soli la loro portentosa locomotiva (quella, appunto, del titolo). Questa è la cornice che permette al regista Raùl Ramòn (presente in sala al cinema Apollo) di condurre lo spettatore in una dimensione affascinante e meravigliosa, in cui i personaggi (tutti ben definiti) danno vita a gag comiche e momenti drammatici, generando risate e commozione, incarnando speranze e dolori dell’umana esistenza. Così scorre sullo schermo la vita vera, condita con umorismo e mistero. La fotografia è densa e pastosa, sembra quasi di sporcarsi con l’olio degli ingranaggi del treno e di respirare l’aria polverosa degli splendidi paesaggi evocati. La colonna sonora accompagna le scene con enfasi, pathos e ironia secondo i colori della narrazione. Ramòn ha annunciato che presto il film sarà distribuito nella sale italiane e non ci meraviglieremmo se venisse accompagnato da qualche Golden Dragon Awards (il premio del FFF).

Poi l’attenzione si è spostata in Oriente con il film taiwanese “Hideout” (di Yen Kuang Chen), un Gomorra dagli occhi a mandorla, che narra vicende di droga, delinquenza e sangue. Con il corto australiano “A godless country” il regista Jesse Richardson ci porta in una selva desolata e acquitrinosa per seguire la triste esistenza di una famiglia sottoposta a sorveglianza armata.

Da menzionare anche “La luce oltre la gabbia”, cortometraggio girato da Giovanni Ambrosino tra le mura del carcere di Benevento. Affronta il delicato tema delle madri condannate e della sorte della loro prole, un film intenso, in cui si nota la recitazione spontanea e toccante delle recluse che hanno partecipato alle riprese.

Il Ferrara Film Festival sta portando anche tanti protagonisti del mondo della celluloide e della televisione tra le mura estensi, contribuendo a inserire Ferrara in un circuito cinematografico più ampio grazie agli incontri “Meet the stars”, ideati e condotti dal docente di Cinema e Televisione (Università Mercatorum), Gianluca Melillo Muto. La showgirl Miriana Trevisan (mercoledì 14) ha dichiarato:<<I miei ricordi sulla città risalgono a quando studiavo, anni bellissimi tra qui e Bologna. A Ferrara si avverte un profondo senso di cultura diffusa. L’Emilia Romagna si distingue per una grande forza di volontà nel riuscire a farcela sempre con le proprie forze, come il Ferrara Film Festival che nasce dal privato con grandi capacità di emergere e di fare strada>>.

Intanto si avvicinano le premiazioni: domenica 18 saranno svelati i Golden Dragon Awards nella cornice del Teatro Nuovo.

(Domenico Allocca)

Una scena tratta da "Poderoso Victoria "



sabato 10 settembre 2022

Volano gli schiaffi al "Ferrara Film Festival"

Urla e schiamazzi interrompono la cerimonia di apertura del festival (ieri sera, 9 settembre), ma tutti in sala sorridono poiché si tratta solo dell'esibizione di giovani stuntman della “Stunt Gym Boutique”. A seguire un collage di sequenze cinematografiche interpretate da Danny Glover (protagonista di film d'azione, come l'indicabile saga di “Arma letale”con Mel Gibson), seduto in platea per ricevere il premio alla carriera del FFF. Scatta così il 'corto circuito' tra finzione e realtà, sala cinematografica e schermo, personaggi di celluloide e interpreti in carne e ossa. Ma per Glover quelle immagini rompono l'argine del fiume dei ricordi e l'attore rievoca gli inizi della sua carriera, ricordando che la madre – dopo un sondaggio alla buona tra gli spettatori della sua prima performance- aveva esultato: “Figlio mio, sai recitare!”. Dal passato al futuro, Glover rivela che stanno lavorando al quinto episodio di “Arma letale” con Gibson alla regia. E poi ecco scorrere le immagini della prima pellicola della famosa serie, che così festeggia i suoi 35 anni proprio a Ferrara.

Ma la serata era già iniziata fuori dal cinema Apollo, sul red carpet organizzato in una piazzetta gremita di persone di ogni età, in piedi e sedute ai tavolini dei locali che vi si affacciano.

I padroni di casa (Maximilian Law, direttore del festival e Riccardo Cavicchi, operational manager) danno vita a una vera e propria festa del cinema. L'attrice Camilla Petrocelli accoglie gli invitati con garbo ed eleganza durante la diretta sul canale facebook del festival. Sono presenti gli assessori del comune di Ferrara: Matteo Fornasini, Angela Travagli e Andrea Maggi, che si fermano a scambiare qualche battuta con Camilla per rinnovare il legame tra la città, il cinema e il festival.

<<Un festival nuovo, fresco e giovane>>, lo definisce Gianluca Melillo Muto, docente dell'Università Mercatorum, che per Studios International collabora col FFF nella realizzazione di “Studios Lounge”, incontri con attori, attrici e altri protagonisti del cinema. Proprio all'interno di questo spazio stamattina (10 settembre) Camilla Petrocelli ha intervistato Annabelle Belmondo, nipote del famoso attore francese, che ha recitato nel film “Down Chorus”, in programma nel pomeriggio nella sezione “World Premiere”. La giovane attrice, elegante ma senza ostentazione, nel corso dell'incontro parla della sua passione per il grande schermo e della sfida di imparare, cercando di apprendere con umiltà dagli altri artisti.

Oggi vengono proiettati anche alcuni cortometraggi: “Mi chiamavo Eva”, “Larvae” e “Tragodia”.

(Domenico Allocca)



Andrea Maggi 



            Angela Travagli e Riccardo Cavicchi



Matteo Fornasini


Annabelle Belmondo con Camilla Petrocelli

giovedì 8 settembre 2022

“Lethal weapon” (Arma letale) compie 35 anni e li festeggia a Ferrara.




Oggi pomeriggio (8.9.2022) il sindaco Alan Fabbri ha accolto Danny Glover (protagonista del film insieme a Mel Gibson), invitato nella città estense dal “Ferrara Film Festival”, che inizia domani e proporrà un ricco programma di prime visioni, cortometraggi e tanto altro fino al 18 settembre.

L’attore americano arriva nella residenza municipale sotto la pioggia battente, accompagnato da Maximilian Law (direttore del Festival) e da Riccardo Cavicchi (operational manager del FFF). L’incontro avviene tra simpatiche battute fino a quando il sindaco propone di rifare una scena di “Arma letale” e Glover non se lo fa ripetere due volte: eccoli nella classica posa, armi (simulate con le dita) in pugno!

L’assessore alla Cultura, Marco Gulinelli regala una monografia su Dosso Dossi e la serata si chiude con il Charity Gala pre-festival organizzato presso l’istituto alberghiero “Orio Vergani”, a cui è prevista la presenza dell’attore (il ricavato verrà devoluto all’Associazione Giulia).

Domani (venerdì 9) ancora festa per Danny Glover: sul palcoscenico del cinema Apollo per la cerimonia di apertura del festival e l’assegnazione del premio alla carriera. Ovviamente non può mancare la proiezione di “Lethal weapon”.

Nutrito il programma del “Ferrara Film festival”, che quest’anno arriva alla sua settima edizione e mette al lavoro ben quattro giurie per decidere l’assegnazione dei Golden Dragon Awards 2022 nella serata conclusiva al Teatro Nuovo.

Non solo proiezioni, però, c’è spazio per la mostra “Attori e attrici sui set cinematografici del territorio ferrarese”, curata da Paolo Micalizzi (critico, storico del cinema e direttore del Centro Documentazione Studi e Ricerche Cinema Ferrarese), che presenta immagini tratte dai film girati nelle terre estensi durante una lunga storia (iniziata nel lontano 1902).

Inoltre in programma c’è anche “Meet the stars”, masterclass con attori, attrici e doppiatori.

Per saperne di più: www.ferrarafilmfestival.com.

(Domenico Allocca)



Una serata francese a Ferrara

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