Ferrara diventa per un pomeriggio la casa dei giornalisti italiani, ospitando le più prestigiose firme della carta stampata e i volti più noti dell’informazione televisiva. Sabato (24 settembre) Cesara Buonamici (popolare conduttrice del TG5) accoglie il pubblico nella dorata cornice del Teatro “Claudio Abbado”, rinnovando una cerimonia che si ripete dal lontano 1965 per premiare “l’eccellenza del giornalismo italiano”, come recita lo slogan della 58ma edizione, promossa da Confindustria Emilia-Area Centro. Poi è Gian Luigi Zaina (vice presidente di Confindustria Emilia e presidente della Fondazione Premio Estense) a prendere la parola per dare il benvenuto, confidando il piacere di poter organizzare una edizione senza mascherine.
Ed ecco che l’appuntamento entra nel vivo e sul palco si alternano direttori e vicedirettori dei grandi quotidiani italiani. E’ quasi una gara nell’offrire argute analisi politiche, presentare ampi scenari internazionali, rivelare importanti retroscena del passato, definire le prospettive per il futuro (non solo per il nostro paese ma anche per l’intero pianeta), chiarire i fattori di crisi, illustrare la dinamica dei conflitti e pronunciare tante altre parole illuminanti. Il pubblico segue attento e interessato, negli occhi si legge la curiosità e il piacere di soddisfarla, ascoltando chi per mestiere analizza, comprende e spiega.
Ci sono Maurizio Molinari, direttore de “La Repubblica”, che è in gara con il “Il campo di battaglia”, Dacia Maraini, scrittrice ed editorialista del “Corriere della sera” (che arriva in finale con “La scuola ci salverà”), Venanzio Postiglione, vice direttore del “Corriere della Sera”, che presenta un altro dei saggi in competizione: “Capi senza Stato”, di Marzio Breda, quirinalista “Corsera” da oltre trent’anni, che vince l’Aquila d’oro.
La colubrina d’argento (il riconoscimento Gianni Granzotto “Uno stile nell’informazione”) va alla corrispondente Rai dalla Francia, Giovanna Botteri, giunta direttamente da Parigi per partecipare alla cerimonia. Sul palco salgono anche Agnese Pini, direttrice del “Quotidiano Nazionale”,”La Nazione”, “Il Resto del Carlino” e “Il Giorno” e la conduttrice televisiva Tiziana Ferrario, ma l’elenco potrebbe ancora proseguire, poiché sul palcoscenico del Teatro Abbado continuano ad avvicendarsi giornalisti con analisi e approfondimenti.
Alla fine della cerimonia con l’ennesimo applauso arriva l’ultimo ringraziamento: il pubblico esce dalla sala soddisfatto per aver partecipato a un appuntamento con il grande giornalismo.
(Domenico Allocca)