domenica 12 ottobre 2025

Trionfo di pubblico per l'Aleotti: oltre 1500 visitatori a Palazzo Massari di Ferrara

  


Un successo senza precedenti ha coronato l'edizione 2025 delle Giornate FAI di Autunno a Ferrara. L'iniziativa, che ha visto gli studenti dell’Istituto Tecnico G.B. Aleotti impegnati nell'apertura straordinaria di Palazzo Massari, ha richiamato una folla entusiasta: si stimano oltre 1500 visitatori nell'arco del fine settimana dell'11 e 12 ottobre.

L'affluenza massiccia non è stata solo un dato numerico, ma un'autentica consacrazione del lavoro svolto dagli Apprendisti Ciceroni dell'Aleotti.

Gli studenti delle classi 3A, 3B, 4A, e 5A CAT si sono distinti per la preparazione, l'entusiasmo e la competenza, offrendo al pubblico non semplici visite guidate, ma vere e proprie lezioni animate di storia e architettura. La risposta dei visitatori è stata unanime e commossa.

"Non mi aspettavo una preparazione così accurata. I ragazzi hanno reso la storia complessa di Palazzo Massari incredibilmente chiara e affascinante, con una passione che ti contagia. Hanno saputo andare oltre il dato storico, raccontando la vita del palazzo," ha commentato il Dott. Marco R.

L'emozione ha toccato il culmine con la testimonianza di una visitatrice:

"Vedere questi giovani così puliti, preparati e appassionati nel raccontare la nostra storia mi ha riempito il cuore. Mi sono commossa fino alle lacrime, sono un esempio di come la scuola può fare la differenza e infondere valori civici e culturali," ha dichiarato la Sig.ra Anna P., visibilmente toccata.

Un impegno storico e monumentale: oltre venti beni aperti in dodici anni 

Questo trionfo celebra il dodicesimo anno consecutivo di una collaborazione storica tra l'Aleotti e la Delegazione FAI di Ferrara. Un impegno costante che ha permesso di svelare ai visitatori un patrimonio vastissimo. La lista dei beni aperti grazie all'Aleotti nelle Giornate FAI, sia di Autunno che di Primavera, è impressionante e testimonia il ruolo centrale dell'Istituto nella valorizzazione del territorio estense:

A Ferrara città:

  • Palazzi e Architetture: Palazzo Massari (2025), Palazzo Fabiani Genta detto Polo, Palazzo Trotti Mosti Estense (attuale sede di Giurisprudenza), Palazzo Bevilacqua Costabili, Casa Minerbi dal Sale.

  • Architetture Sacre: Basilica San Giorgio fuori le mura, Complesso monastico e chiesa delle Carmelitane, Complesso monastico e chiesa delle Clarisse.

  • Storia e Istituzioni: Castello Estense, ASP (antico Palazzo degli Angeli), Istituti scolastici dei primi del Novecento Einaudi e Varano.

  • Percorsi Tematici: Il Quadrivio novecentista (Istituto Alda Costa, Conservatorio Frescobaldi, Sala Boldini e Museo di Storia Naturale), Il Liberty in Viale Cavour (Villa Melchiori, Villa Amalia, Palazzo Panfilio).

In Provincia:

  • Beni Estensi: Delizia estense del Belriguardo a Voghiera.

  • Beni Idraulici: L'importante Impianto Idrovoro di Codigoro (testimonianza della bonifica idraulica).

  • Poggio Renatico: Castello Lambertini, Le torri Lambertini, Fornasini, civica e del Parco del Ricordo.

Questo vastissimo curriculum di divulgazione consolida l'Aleotti come un faro di eccellenza didattica e di cittadinanza attiva.

L'Orgoglio degli ex-studenti e la forza della tradizione

Le Giornate FAI sono diventate un appuntamento irrinunciabile anche per chi ha lasciato i banchi dell'Aleotti. Molti ex-studenti, oggi professionisti affermati nel campo dell'edilizia, dell'architettura e non solo, hanno approfittato del fine settimana per tornare a Palazzo Massari.

È stata l'occasione per salutare la loro ex prof.ssa Paola Di Stasio, "anima" e promotrice del progetto, e per rivivere con affetto i giorni in cui anche loro vestivano i panni di Apprendisti Ciceroni. Questo passaggio di testimone, che unisce generazioni di professionisti e appassionati, è la prova più tangibile del valore formativo e umano dell'iniziativa.

Fondamentale, come sempre, il sostegno e la lungimiranza della Dirigente Scolastica, Prof.ssa Francesca Apollonia Barbieri, che ha fortemente incentivato questa forma di didattica attiva, riconosciuta come credito scolastico e come essenziale formazione civica.

L'apertura di Palazzo Massari è stata la conferma che l'Istituto G.B. Aleotti non si limita a formare tecnici competenti, ma plasma cittadini attivi e orgogliosi custodi della storia e della bellezza del loro territorio.

sabato 4 ottobre 2025

Risplende la Bella Pianura tra le ombre a Internazionale


 Dalla "Penuria padana" alla resilienza del cuore agricolo d'Italia: ieri al "Festival di Internazionale a Ferrara" ê andato in scena il monologo in musica, che ha messo a nudo la crisi della Bella pianura, ma implicitamente ne ha esaltato la grande tenacia.

Il palco del cinema Apollo è occupato da strumenti musicali. Si presentano l'interprete del monologo Stefano Liberti e i musicisti Fabia Salvucci (anche voce, stupenda ed evocativa) e Pasquale Filastò.

Pochi minuti e inizia una lunga cavalcata attraverso la nostra Pianura Padana alla scoperta di nuovi problemi e drammatiche prospettive: le alluvioni devastatrici,  l' assalto dei pannelli solari (che espelle le coltivazioni desertificando sotto un manto di vetro), l' abbandono delle tecniche agricole rispettose dell' ambiente, la fuga dei coltivatori (piegati da tasse, concorrenza dei nuovi latifondisti e pressioni dell' Unione Europea) che preferiscono andare a spazzare le strade in città.

La tristezza ci avvolge e si aggiunge allo sconforto. Ma in tanta oscurità ogni tanto Stefano Liberti fa lampeggiare eroi di resistenza, caparbietà e amore per la bella pianura: il coltivatore che insiste a coltivare il riso con tecniche antiche e tradizionali e non vende il proprio pezzo di terra, nonostante le offerte allettanti.

E poi ci sono i contadini che non si arrendono dopo la devastazione della furia dell' acqua e ricostruiscono con la vanga (e senza aiuti pubblici) il frutteto sommerso dal fango.

Storie di ordinaria forza, quella di un popolo antico che ha conquistato palmo a palmo il prezioso terreno, sottraendolo all' acqua paludosa e alle febbri malariche e non ha intenzione di abbandonare.

E dopo lo sconforto si fa strada la speranza. Si abbandona la sala con uno spirito diverso e si sorride, pensando alla Bella pianura.

(Domenico Allocca)




sabato 27 settembre 2025

Il Premio Estense: comprendere il nostro tempo

  

In tempi agitati come i nostri, il giornalismo di qualità è certo un antidoto alla confusione e al caos. il Premio Estense si conferma per il sessantunesimo anno, una preziosa occasione di riflessione e approfondimento. Ed è Marzio G. Mian con “Volga Blues. Viaggio nel cuore della Russia”  il vincitore di questa edizione.

La cerimonia di premiazione si è svolta oggi nella splendida cornice del Teatro Comunale "Abbado" di Ferrara.
Dopo il sentito saluto della ancorwoman Cesara Buonamici, che da 22 anni presenta la manifestazione, è Gian Luigi Zaina, presidente della Fondazione Premio Estense, a evidenziare che sono 80 i libri che hanno affrontato il vaglio della giuria tecnica, presieduta  da Alberto Faustini; Zaina riferisce che i giurati hanno molto discusso e con fervore per scegliere chi premiare. Poi prende la parola Sonia Bonfiglioli, presidente di Confindustria Emilia Area Centro, che sottolinea il valore del premio che raccoglie le penne più belle e importanti del giornalismo italiano,  Traccia un quadro della situazione politica mondiale, evidenziando che in molti paesi non si conosce il valore della democrazia, poiché essa non c'è. In questo scenario si sente di ringraziare i giornalisti per il loro contributo alla comprensione della società contemporanea.
Le quattro opere selezionate dalla giuria toccano argomenti di grande attualità: dalla guerra a Gaza alla situazione dell'Europa e della Russia fino alle questioni legate alla salute pubblica nel nostro paese. Per presentarle al pubblico in sala, Cesara Buonamici dialoga amabilmente con gli autori. i giornalisti si alternano sugli sgabelli posti sul palcoscenico del Teatro comunale "Abbado", conducendo i presenti in giro per il mondo, per soffermarsi su questioni importanti e fondentali del nostro tempo. Il pubblico segue con attenzione, applaude, sorride e, soprattutto, riflette. In 61 anni di vita il premio estense è maturato e con esso gli spettatori.
Alla fine viene proclamato il vincitore: Mian ha saputo raccontare una Russia, che sorprende e a tratti fa paura, spingendoci a guardare dietro i proclami di Putin per scoprire un popolo abituato a soffrire e ad andare avanti contro tutte le aspettative. Il pubblico lascia il teatro con qualche consapevolezza in più e tanta inquietudine.
(Domenico Allocca)


sabato 19 luglio 2025

L' Oro del Reno, intervista al regista Pullega

 

In questo caldo luglio è possibile entrare in una sala cinematografica per trovare un po' di fresco, godendosi "L' Oro del Reno", primo lungometraggio del regista bolognese Lorenzo Pullega. 

Il film racconta storie emiliane, seguendo il corso del fiume nella nostra Bella pianura: <<Dopo i festival - racconta al nostro blog, Lorenzo Pullega -  il film ha appena iniziato il suo percorso in sala, ma da quel che vedo non lascia indifferenti: che è la cosa che preferisco. Diverte e commuove o fa storcere il naso, non ci sono tante vie di mezzo! Spero soprattutto che il pubblico, a cui piace, si abbandoni al flusso del fiume per perdersi in questo piccolo viaggio>>.

"L' Oro del Reno" nasce e si muove all' interno del nostro splendido territorio, proiettando sullo schermo lo spirito emiliano, ma è possibile parlare di questa condizione dell' anima, che possiamo definire "emilianitá", come si tratta, ad esempio, di napoletanità o milanesità?

<<Emilianità non so bene cosa sia, ha tanti volti. Personalmente forse ha più a che vedere con un senso di straniamento che con un senso di appartenenza. C’è come un orizzonte limitato dalle nostre parti che, per quanto giocoso e allegro, nasconde sempre qualcosa di non detto, non espresso. Direi di metafisico. La stessa Bologna è una città tanto aperta in apparenza quanto in realtà chiusa, claustrale, i suoi giardini sono tutti nascosti. Lo stesso vale per le immense aperture della pianura, è un deserto pieno di segreti.

Ed è su questa zona liminare di mistero che mi piace muovermi quando racconto storie ambientate qui. Il film mi sembra sotterraneamente percorso da questo senso di inafferrabile. Però c’è inevitabilmente un grande affetto e una gioia nel riunire insieme tutti questi aspetti ed oltretutto è quello stesso limite di cui parlavo a spalancare la fantasia. Ecco, per me è più un luogo della fantasia che della realtà. Non riuscirei a parlarne “realisticamente” perché forse la realtà non le appartiene>>.

Dopo essere uscito a Ferrara e Bologna, "L' Oro del Reno" prosegue il suo corso (nel box alcuni appuntamenti) e ad agosto verrà proiettato al Bobbio Film Festival. 

Intanto Pullega è già al lavoro per un nuovo progetto, che dovrebbe ancora portarci alla scoperta della emilianitá.

 << ⁠Il prossimo film al momento è in scrittura - riferisce il regista- ma sarà ambientato nuovamente da queste parti. Si tratta di una fiaba ambientata negli anni 90>>.

Ancora riflettori puntati sulla Bella pianura.

(Domenico Allocca)




mercoledì 2 luglio 2025

L'Oro del Reno, da domani al cinema Apollo di Ferrara

 

Domani (venerdì 4) approda al cinema Apollo di Ferrara: "L' Oro del Reno" , primo lungometraggio del regista bolognese Lorenzo Pullega. È l'occasione per immergersi in miti, ricordi e 'sapori' della nostra Bella pianura alla scoperta dell' Emilia che si adagia sulle sponde del fiume, dove vive la sua 'epica' emilianitá.

Si conferma, così, anche l' intelligente attenzione dell'Apollo (gestito da Erik Protti e Simona Salustro) per il nostro territorio e i giovani fermenti culturali nostrani.

(Domenico Allocca)

Trailer del film.

https://www.youtube.com/watch?v=OAd4iaRCuWI





lunedì 30 giugno 2025

L’oro del Reno scorre sullo schermo a Ferrara


Che cosa succede quando i sogni seguono le anse di un fiume e i ricordi si mescolano ai miti trascinati dalle acque? Sedete in poltrona al cinema Apollo di Ferrara e lo scoprirete. Da venerdì 4 luglio sullo schermo scorreranno le immagini de "L'oro del Reno" di Lorenzo Pullega, giovane regista bolognese, che - dopo un importante apprendistato nel club dei Manetti Bros. (che producono il lungometraggio insieme alla neonata Rheingold film di Casalecchio di Reno) - arriva alla sua opera prima. Il titolo - e il film- giocano con il riferimento all'opera wagneriana, dando vita a un viaggio lungo le sponde del Reno italiano alla scoperta di quel forte gusto emiliano, che mescola sogno e realtà, cronaca e ricordo. Immersi – è proprio il caso di scriverlo – in atmosfere felliniane, seguiamo il viaggio di un regista, incaricato di realizzare un documentario sul fiume.

L’oro del Reno” è stato presentato all’IFFR 2025 di Rotterdam e ha vinto il premio miglior regia al Bif&st 2025 di Bari all’interno del concorso “Per il cinema italiano”.

Dopo il diploma a Bologna e un’esperienza teatrale londinese, Lorenzo Pullega nel 2015 comincia a collaborare con i Manetti Bros. come assistente alla regia per la serie televisiva “L’ispettore Coliandro”, poi si specializza nelle stagioni successive nel reparto “Location”. Varie le produzioni nazionali e internazionali, a cui ha collaborato: dalla serie Netflix “Master of none” al film “Mio fratello rincorre i dinosauri” fino alla trilogia dedicata a Diabolik.

Il primo cortometraggio risale al 2016: “Calandrino”, strizzando l’occhio alla novella boccaccesca, racconta un crudele scherzo fatto da alcuni amici allo sciocco del paese. La storia si svolge nella provincia bolognese, evidenziando il legame che unisce il regista alla nostra bella pianura.

Al film hanno preso parte molti interpreti emiliani o strettamente legati al nostro territorio: da Giuseppe Gandini a Eva Robin’s, da Giorgio Comaschi a Neri Marcorè.

Non resta che tuffarsi nell’emilianità e lasciarsi trasportare dalla corrente del Reno.

(Domenico Allocca)




Trionfo di pubblico per l'Aleotti: oltre 1500 visitatori a Palazzo Massari di Ferrara

    Un successo senza precedenti ha coronato l'edizione 2025 delle Giornate FAI di Autunno a Ferrara. L'iniziativa, che ha visto gli...