"La lotta d'Ercole con Acheloo" si scatena al Teatro Verdi di Ferrara e dal divertimento drammatico di Agostino Steffani emergono vincitori musici e cantanti di un affascinante progetto PNRR, realizzato dal conservatorio Frescobaldi di Ferrara. Giovani talenti provenienti da istituzioni italiane ed europee del sistema di Alta Formazione Musicale e Coreutica si sono cimentati nella riproposizione di questo divertimento drammatico barocco, con un dispiegamento di mezzi, risorse ed energie, che va dalle proiezioni luminose tridimensionali all' utilizzo di strumenti antichi, quale il violone e il clavicembalo della MTNT International baroque orchestra. Ma elencare tutti i contributi necessiterebbe ancora di decine di righe.
Ieri sera l' esibizione è andata in scena in anteprima e stasera e domani si replica.
La fibrillazione è palpabile fin dall' attesta dell' inizio dello spettacolo. Anche le hostess (in realtà impegnatissime studentessa di strumento del conservatorio Frescobaldi) sono emozionate e con cortesia indicano al pubblico i posti rigosanente assegnati in fase di prenotazione. La sala è immersa nel buio e l' orchestra attende il momento, in cui fasci di luci inondano lo spazio scenico, che per l' occasione comprende anche la platea in una orgia barocca di luci, strutture plastiche, enormi parallelepipedi da cui gradualmente emergono i giovani e talentuosi protagonisti, che per tutto lo spettacolo cantano divinamente senza un attimo di esitazione e con una invidiabile impostazione di voce.
Anche i costumi sono pomposamente barocchi e si trasformano in elementi variabili e multiformi della messa in scena.
Il Teatro Verdi (che alcuni si ostinano a denominare "ex" mentre - al massimo - dovrebbe essere chiamato "Nuovo") brilla di una luce mai vista. L' allestimento valorizza le grezze strutture che caratterizzano l'ambiente, come non avviene spesso in questo stimolante contenitore.
Nei titoli di coda, vanno citati il direttore d'orchestra Antonio Greco, il regista Danilo Ribeca e la visual project director Sara Caliumi.
(Domenico Allocca)



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