Per tre giorni nelle strade cittadine è possibile incrociare la giornalista di New York, il docente universitario cinese e lo scrittore ucraino. Ma sono solo alcuni esempi: 170 giornalisti sono convenuti per la 18ma edizione del festival "Internazionale", che porta a Ferrara voci e pensieri da tutto il mondo per riflettere sul nostro pianeta (fino a domani).
Così la giovane direttrice del giornale universitario "Columbia Daily Spectator, Isabella Ramirez racconta le proteste nel campus dell'importante ateneo newyorkese, conducendo il pubblico nei giardini occupati dalle tende degli studenti che manifestano contro la guerra a Gaza.Lo scrittore ucraino Andrei Kurkov illustra la storia, le tradizioni e la cultura del proprio paese, spiegando perché gli ucraini non si lasceranno sottomettere dal loro scomodo vicino, che ha sempre rappresentato una minaccia. Il professor Wang Hui (Università Tsinghua di Pechino), stimolato dalle acute domande di Lorenzo Marsili (Berggruen Istituite Europe), racconta la Cina tra comunismo e capitalismo, frenetico sviluppo e riscoperta delle tradizioni, subalternità all'occidente e temibili successi economici.
Ogni mattina si inizia con la rassegna stampa europea a Palazzo Naselli Crispi, poi vengono presentati libri e svolti incontri in vari luoghi cittadini. Tutta Ferrara si apre al mondo e per strade e piazze si respira un'aria internazionale, ma si incontrano anche famiglie, giovani, operai e universitari, che arrivano da altre città e paesi per ascoltare, riflettere e cercare di comprendere dove stiamo andando.
Seguire tutti gli incontri è impossibile, ma di certo si tratta di una occasione per allargare gli orizzonti in questo tranquillo angolo della nostra bella pianura.
(Domenico Allocca)
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