Il Cineclub Fedic Ferrara festeggia i suoi 70 anni al Circolo dei Negozianti di Palazzo Roverella, sede delle prime iniziative svolte da questo sodalizio negli anni Cinquanta. Il Cineclub Fedic Ferrara fu fondato con atto notarile del 16 ottobre 1953 per iniziativa del Dottor Giorgio Piacentini e a Palazzo Roverella ha svolto nel 1954 i suoi primi Concorsi sociali e le prime proiezioni ai quali erano stati invitati anche filmmaker Fedic nazionali. Da queste proiezioni emersero alcuni soci ferraresi (Ezio Pecora, Renzo Ragazzi, Massimo Sani) che furono poi assidui partecipanti al Concorso nazionale Fedic di Montecatini Terme e diedero inizio ad un percorso prestigioso del Cineclub Fedic Ferrara che in ben quattro occasioni (1956, 1957, 1983 e 1984) ebbe a fregiarsi del titolo di miglior Cineclub d’Italia. Dopo gli anni Cinquanta in cui alcuni filmmakers si trasferirono a Roma per dedicarsi al cinema professionale ed alla televisione, il Cineclub Fedic Ferrara continuò la sua attività con la presidenza di Fabio Medini e, dopo il trasferimento alla fine degli anni Sessanta suo e di altri attivi soci in altre città per ragioni di lavoro, l’attività riprese negli anni Settanta soprattutto con la presidenza di Marco Felloni, fino a proseguire con la presidenza di Federico Felloni ed oggi di Maurizio Villani. L’appuntamento per festeggiare i 70 anni (1953 – 2023) del Cineclub Fedic Ferrara è nella Sala Verde di Palazzo Roverella mercoledì 13 dicembre, con inizio alle 17.00. Dopo i saluti di Paolo Orsatti e Riccardo Modestino, Presidente e Vicepresidente del Circolo Negozianti, e di Maurizio Villani, avrà luogo una breve relazione del critico e storico del cinema Paolo Micalizzi dal titolo ”Il Cineclub Fedic Ferrara compie 70 anni: nascita ed evoluzione”. Seguirà la proiezione di alcuni cortometraggi nell’intento di sintetizzare, seppure a grandi linee, 70 anni di attività: altre opere saranno presentate mercoledì 20 dicembre in occasione dell’Assemblea generale dei Soci. In programma: “Oggi c’è mercato” (1954) di Massimo Sani e Renzo Ragazzi, cortometraggio imperniato sul “Lunedì ferrarese”, in riferimento al mercato di Piazza Travaglio. Farà seguito “Quattro sedie” (1955) , film sociale dove la sedia è il filo conduttore per quattro storie. Con “Uomini del Delta” (1964) di Fabio Medini, Antonio Bonetti, Tito Ferretti e Paolo Micalizzi si entra nella realtà del Delta cogliendo, con stile neorealistico, una giornata di lavoro di due addetti ad un casone di valle. Del 1980 è “Enola Gay” di Roberto Fontanelli con filo conduttore il viaggio dell’uomo nella sua quotidianità, mentre del 1984 è “Il gesto” di Marco Felloni, ispirato ad una novella di Guy de Maupassant ed interpretato da Teresa Stanchi, Anna Quarzi, Valerio Vicentini ed Elena Felloni.
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