martedì 14 novembre 2023

Un premio al 'nostro' Micalizzi


 Il critico e storico del cinema  Paolo Micalizzi, che vive nella nostra città da oltre 65 anni, ha ricevuto sabato scorso, nella sua città nativa Reggio Calabria, il Premio Anassilaos alla carriera per il cinema. Il  premio gli è stato consegnato nella Sala Federica Monteleone del Consiglio Regionale della Calabria alla presenza del Sindaco di Reggio Calabria  Giuseppe Falcomatà. A consegnarglielo Antonella Postorino del Consiglio Direttivo dell’Associazione culturale Anassilaos e Anita Nucera Assessore alle politiche sociali del comune di Reggio Calabria. Ad essere premiate altre 23 persone che si  sono distinte nel campo dell’Arte, della Scienza, dell’Archeologia,  della Storia filosofica e umanistica, dell’economia.  Un  premio alla cultura come strumento di pace, l’Anassilaos, fondato e presieduto da Stefano Iorfida, che ha luogo a Reggio Calabria da ben trentacinque edizioni  e che svolge una funzione di cerniera tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud, costruendo un ponte  tra l’Europa e il Sud del Mediterraneo, disegnando un  Mediterraneo di pace, economicamente prospero , socialmente stabile.  Paolo Micalizzi l’ha ricevuto con la seguente motivazione: “Per aver diffuso la cultura cinematografica attraverso lo studio approfondito delle più prestigiose pellicole mettendo la sua passione a servizio  dello spettatore e affrontando e scegliendo un giornalismo che richiede attenzione verso il gusto e i tempi nonché per aver spiegato ai suoi lettori un mondo nel quale, narrazione, azione e ambientazione, si fondono con l’obiettivo di emozionare. Per aver donato, instancabile viaggiatore, prestigio alla città di Reggio Calabria”.

(Comunicato stampa)

mercoledì 8 novembre 2023

Che cosa vi siete persi, se amate Ferrara...


Se amate Ferrara e vi piace sentirla lodare, avreste dovuto ascoltare Marco Melluso e Diego Schiavo (registi del docu-pop “L’incantevole Lucrezia Borgia”), che ne tessevano le lodi questo pomeriggio al Circolo dei Negozianti. Se poi aggiungiamo che i due non sono ferraresi, il piacere non può che aumentare, udendoli magnificare l’atmosfera particolare della nostra città, che sembra essere sospesa nel tempo e avvolta in un fascino rinascimentale unico ancora intatto.

Se vi siete persi queste parole, avete mancato anche un prezioso appuntamento con il cinema, poiché Paolo Micalizzi (storico e critico cinematografico) con la complicità di Paolo Orsatti (presidente del Circolo Negozianti di Ferrara) ne ha messo a segno un’altra, dedicando il pomeriggio a uno dei più bei palazzi della città: Palazzo Roverella, che può vantare anche un discreto successo come set cinematografico. E infatti, alternando gli interventi dei registi presenti nel salone alle sequenze delle loro opere, il nutrito pubblico ha potuto assistere al documentario di Alfredo De Filippis (“Palazzo Magnanini Roverella – un palazzo, un circolo, un benefattore”) e a quello di Carlo Magri (“Intervista impossibile a Donna Gracia Mendes Nasi”), al backstage (girato da Manuel Benati) del “Soldato senza nome” e, ovviamente, a immagini tratte da “l’incantevole Lucrezia Borgia”. Anche alcune scene di “Tramite amicizia” di Alessandro Siani sono state ambientate in questo stupendo palazzo rinascimentale.

Se desiderate conoscere altri dettagli, vi lascio alla lettura dell’articolo pubblicato ieri sul blog.

E appuntamento a Palazzo Roverella per il prossimo set o… la prossima conferenza di Micalizzi.

(Domenico Allocca)


martedì 7 novembre 2023

Palazzo Roverella come Set cinematografico


“Palazzo Roverella come Set cinematografico” è il tema del Convegno che mercoledì 8 novembre avrà luogo presso questo prestigioso Palazzo ferrarese di Corso Giovecca 47, con inizio alle 17.30. L’iniziativa è del Centro Documentazione Studi e Ricerche Cinema Ferrarese, diretto da Paolo Micalizzi e promosso dal Circolo Negozianti e da CDS Cultura OdV con l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione sulla cinematografia realizzata nel nostro territorio. Dopo i saluti di Paolo Orsatti e Riccardo Modestino, Presidente e Vice Presidente del Circolo Negozianti, il Convegno proseguirà con una relazione del critico e storico del cinema  Paolo Micalizzi su “Palazzo Roverella, un prestigioso Palazzo ferrarese per il cinema” in cui si parlerà delle scene di alcuni film girati in questo luogo. Tra essi quelle relative ai film “La ragazza fuoristrada”(1973) di Luigi Scattini, “Gli occhiali d’oro”(1987) di Giuliano Montaldo, “Cronaca nera”(1992) di Faliero Rosati, della serie “Amanti e segreti”(2004 – 2005) di Gianni Lepre, ma anche del  film jugoslavo “Virus: Extreme contamination”(2016) di Domiziano Delvaux Cristopharo. Saranno anche proiettate scene di alcuni film recenti girate nelle Sale di Palazzo Roverella relative a ”Il soldato senza nome” di Claudio Ripalti, con l’interpretazione di Stefano Muroni, che saranno presentate da Manuel Benati che ha realizzato il backstage  e di “L’incantevole Lucrezia Borgia” di  Marco Melluso e Diego Schiavo, con Lucrezia Lante della Rovere,  illustrato dal co-regista Marco Melluso. In programma anche, presentati dai rispettivi autori, il documentario di Alfredo De Filippis “Palazzo Magnanini Roverella- un palazzo, un circolo, un benefattore” e un altro di Carlo Magri dedicato a “Donna Gracia Mendes Nasi”, una delle finanziere ebree più ricche del Rinascimento europeo. Concluderà il Convegno una visita, guidata da Riccardo Modestino, alle Sale di Palazzo Roverella. 

(Comunicato stampa)

domenica 5 novembre 2023

Ferrara, la gioia di vivere in musica

E’ sabato pomeriggio, Ferrara si mostra in tutta la sua bellezza di vecchia signora seduta sul piano padano. Anche grazie al Ferrara Food Festival, è affollata di gente che si gode la vita, come solo in Emilia - Romagna si può fare.

Tra profumi, sapori e colori, si distinguono anche le note musicali provenienti dalla Sala del Consiglio della residenza Municipale. E’ la Banda “Ludovico Ariosto”, che esegue una serie di brani per commemorare la Festa delle Forze Armate. Alla bacchetta, Stefano Caleffi, che la dirige dal 2006, anche se l’anno di fondazione della formazione bandistica si può far risalire al lontano 1796. In programma, come è ormai abitudine diffusa, brani di generi diversi, si spazia dall’Inno di Mameli a “La vita è bella” di Nicola Piovani, ma c’è anche una composizione dello stesso Caleffi. Le note si susseguono con la consueta maestria, i musicisti producono suoni con netta pulizia di esecuzione, come non accade facilmente quando si tratta di una banda, poiché è facile sbagliare ed emettere qualche nota poco nitida. Anche il maestro Caleffi si cimenta con energia e quando ci vuole, in un passaggio decisivo e vibrante, sottolinea con un salto l’indicazione ai suoi strumentisti. La banda si affida alla voce di Roberta Righi, cantante dalle doti canore non comuni, che insegna canto e si esibisce anche in una svariata serie di formazioni musicali.

Ed allora una riflessione sorge spontanea: se a Ferrara è tutto un fiorire di musica, se spuntano e si riproducono gruppi musicali, corali, band jazz & blues e filarmoniche, se il conservatorio Frescobaldi continua a sfornare talenti e virtuosi, il teatro comunale a proporre musica di alta qualità, qualcosa vorrà pur dire.

Certamente il territorio si presenta fecondo e attrattivo, le graduatorie qualche tempo fa ci ponevano in vetta alla classifica italiana dei centri, che maggiormente consumano cultura. L’humus, certo, è costituito da centinaia di associazioni di vario tipo e ancora più certo è che la gioia di vivere emiliana porta a gustare tutti gli aspetti della vita. E’ sufficiente passeggiare tra gli stand del Ferrara Food Festival per avere la conferma che per i ferraresi la vita va presa a morsi e assaporata in tutte le sue sfumature.

Tornando alla musica, non può sfuggire la varietà e ricchezza della produzione locale, tentando un elenco (che rimane certamente incompleto), iniziamo con la Banda filarmonica “Verdi” di Cona (diretta da Roberto Manuzzi, docente del Conservatorio Frescobaldi con una lunga carriera al fianco di Francesco Guccini), passiamo all’orchestra a plettro “Gino Neri”, arriviamo alla corale “Vittore Veneziani” (la più blasonata di un’altra lunga lista, che dovrebbe comprendere almeno il Coro Polifonico di Santo Spirito e quello di San Gregorio Magno, i cori dell’ ateneo estense e qui mi fermo, ma sarebbe necessario completare la serie), ricordiamo la galassia di musicisti e band, che ruotano intorno all’instancabile bluesman Roberto Formignani con la sua A.M.F., il conservatorio “Girolamo Frescobaldi” (con i suoi docenti e discenti, che si esibiscono in ogni angolo della nostra città allietando l’animo dei ferraresi), la Tower Jazz composers Orchestra (resident band del Jazz Club Ferrara, che al Torrione San Giovanni propone una ricca programmazione musicale di qualità). Vogliamo aggiungere l’enorme quantità di manifestazioni che attirano nella bella pianura cantanti e complessi di tutta la penisola e oltre, con il Teatro Comunale che primeggia con i suoi ammalianti programmi stagionali.

Qui ci fermiamo, ma non perché sia conclusa l’elencazione delle realtà musicali: nello stand hanno appena sfornato i cappellacci con la zucca…

(Domenico Allocca)



Le immagini sono tratte dalle pagine Facebook e dal sito della banda Ariosto 

Una serata francese a Ferrara

  In un palazzo Naselli Crispi illuminato a festa è andata in scena questo pomeriggio la rassegna di concerti organizzata dal conservatorio ...