Ferrara apre nuovi spazi di vivibilità, socialità e divertimento. Procede – così – verso il suo futuro di città moderna e policentrica.
Chissà quanti in queste sere di movida sulla Darsena di S. Paolo avranno pensato a come era quella zona solo qualche anno fa. Giovedì sera si passava dal concerto del percussionista Flavio Piscopo, sul molo Wunderkammer (nell’ambito di “Un fiume di musica”, una tra le tante iniziative organizzate dal vulcanico Roberto Formignani) alle svariate offerte gastronomiche collocate lungo il Volano, tra innumerevoli tavolini, originali poltrone di fieno, colorati tappeti e morbidi cuscini che hanno intrattenuto fino a tarda notte gli affezionati di un mojito, una birra e quattro piacevoli chiacchiere sotto la luna.
Ferrara può così contare su un altro polo di attrazione oltre al tradizionale sistema di piazze in centro storico. Si è trattato di un progetto di ampio respiro e lungo corso, iniziato dalla precedente amministrazione e portato a termine dall’attuale. Ma con il Piano Urbanistico Generale, si comincia a pensare a una Ferrara dal futuro policentrico, che sappia sfruttare i suoi stupendi spazi in modo più ampio e con il respiro di un centro urbano moderno e di livello più alto.
Rientra in questa logica anche il recupero di un’altra zona ancora poco valorizzata o, se vogliamo, quasi abbandonata: l’area di Foro Boario, dove sta per sorgere un nuovo impianto sportivo polifunzionale, finanziato con 3,5 milioni di euro di fondi PNRR. <<Si tratta - ha evidenziato Andrea Maggi, assessore allo sport del comune di Ferrara – di un investimento da primato per lo sport ferrarese. L’ultimo impianto costruito su area comunale in concessione (di durata trentennale) è stato infatti il Palagym nel 2004>>. Il palazzetto sarà completamente immerso nel verde con capriate in legno e un’area ristoro esterna, che si affaccerà su una piazzetta dedicata.
Ci spostiamo con la mente dalla parte opposta della città e cerchiamo di immaginare un altro futuro prossimo venturo: la caserma Pozzuolo del Friuli in via Cisterna del Follo. Alle erbacce e alle mura cadenti potrebbero essere sostituiti immobili riqualificati, parcheggi scambiatori e servizi commerciali, in questo modo la dolce vita cittadina troverebbe un altro punto di riferimento. In verità non tutti sono ancora d’accordo sul nuovo volto da dare a questa zona, ma il fatto, che si incominci a parlarne, lascia ben sperare che un angolo triste e abbandonato di Ferrara torni a rivivere.
(Domenico Allocca)
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