Piazza
Carlo Bassi o piazza Ciro Contini? Questo è il dilemma!
Invece
la questione è più complessa. Si tratta di dare dignità e bellezza
urbanistica a una “piazza irrisolta”: mi riferisco all’area che
spezza viale Cavour e che invita a percorrere corso Vittorio Veneto,
alla confluenza delle due importanti arterie cittadine.
L’idea
è più che mai attuale, poiché si sta discutendo di Piano
Urbanistico Generale e proprio uno degli obiettivi del PUG concerne
“Ferrara
città policentrica, rigenerata e abitabile”, quindi la creazione
di una piazza dove adesso è presente un ammasso di elementi
interessanti ma eterogenei, rappresenta una chance importante per
arricchire il tessuto cittadino.
Osserviamo
come questo spazio si presenta oggi.
Da
una parte giace la martoriata (dai writers)
centralina di rilevamento della qualità dell’aria in una aiuola
disadorna, che sembra urlare: <<Ma qualcuno vede il mio
degrado?! Rileva la scarsa qualità della cura?!>>.
Dall’altra,
ecco la segnaletica orizzontale, che cerca di dare un senso agli
spazi, disegnando arabeschi per tentare di organizzarli alla meglio
in uno slancio generoso, ma che fallisce tristemente poiché trattasi
di impresa che necessita di ben altre risorse.
Allora
perché non intervenire in modo risoluto e affidare a un bravo
architetto il compito di di dare una fisionomia unica e coerente a
tratti di strada, aiuole verdi, parcheggio, corsie per auto e piste
ciclabili, che attualmente sono disorganizzati concettualmente ed
esteticamente?!
La piazza può dispiegarsi su tali
superfici ed essere completata con il rifacimento dei giardini
esistenti, che l’amministrazione comunale ha già iniziato a
connotare, inserendo il monumento ai Caduti delle Foibe. E nel
progetto può rientrare anche l’area antistante la scuola
elementare “Poledrelli”, che manterrebbe la sua attuale funzione,
ma verrebbe inserita concettualmente ed esteticamente nell’intervento
complessivo.
Raccogliamo
un attimo le idee ed elenchiamo alcune caratteristiche interessanti
della zona:
-
è di estensione limitata;
-
si trova dentro le mura in una zona cerniera tra il centro medievale
e il quartiere "Giardino";
-
è vicinissima a scuole, uffici, palazzi istituzionali e servizi e
quindi è fruita da residenti e non;
-
ha un indiscusso valore storico, in quanto voluta da Ciro Contini per
alleggerire viale Cavour;
-
si trova tra tre viali importanti del centro storico (corso Vittorio
Veneto, Corso Isonzo e viale Cavour).
-nella
zona si sta realizzando il recupero dei chiostri della Chiesa di S.
Benedetto (dove saranno insediati uffici pubblici) e sono in
programma lavori di rifacimento delle facciate di rilevanti condomini
privati.
L’area
ha già attirato l’attenzione per pregi e potenzialità. L’Istituto
"G.B. Aleotti" ha portato a termine, nell'ambito
dell'iniziativa internazionale "Atrium Plus", il Progetto
"Patrimonio dissonante", avente come scopo la realizzazione
di un itinerario turistico di rivalutazione degli edifici dei regimi
totalitari; è stato ideato un tracciato che parte dal serbatoio
monumentale dell'Acquedotto e arriva fino a largo Antonioni (passando
per corso Vittorio Veneto, per il parchetto di cui sopra e per viale
Cavour). Sono stati realizzati e collocati, soprattutto lungo viale
Cavour, ma non solo, diciotto cartelli di lega metallica esplicativi
dei vari monumenti e della loro storia e tutti i lavori di
approfondimento effettuati dagli studenti della professoressa Paola
Di Stasio sono stati pubblicati sul sito "Museo Ferrara".
Il progetto, che ha previsto un gemellaggio con una scuola della
città di Zara, è stato valorizzato dall'iniziativa "Maggio
estense", in occasione della quale gli studenti dell'"Aleotti"
hanno condotto un gruppo di turisti e cittadini ferraresi lungo
l'itinerario, facendo da ciceroni.
Ecco
alcuni link relativi alla esperienza:
Forte
di tutti questi elementi, ho deciso di presentare da semplice
cittadino la mia proposta al PUG, prima della decorrenza dei termini,
in febbraio. Come ‘predico’ spesso ai miei studenti, è
necessario essere cittadini attivi e propositivi, interessarsi alla
res
publica
e dare il proprio piccolo contributo.
Un’altra
idea può trovare realizzazione nel Piano Urbanistico Generale:
riguarda la Darsena di S. Paolo, che già da anni è interessata da
pregevoli interventi dell’amministrazione comunale. La proposta,
che ho presentato, è di puntare a una maggiore caratterizzazione
come “spiagga urbana”, inserendo aree attrezzate per prendere il
sole e rilassarsi nelle stagioni calde.
Più
coraggiosamente si potrebbe investire nella depurazione delle acque
del Volano per ipotizzare anche una eventuale balneazione. Sarebbero
realizzabili anche vasche, piscine e impianti sportivi. Un modello
per tale progetto è offerto dalle piscine municipali sul fiume
Rodano a Lione, dove è stato costruito anche uno splendido
lungofiume ampiamente fruibile e frequentato da cittadini e turisti.
E’
una idea di cui ho già scritto in una lettera al suo giornale e nel
mio blog (https://labellapianura.blogspot.com).
Per
Ferrara potrebbe diventare un nuovo polo attrattivo, ampliando e
diversificando l’offerta turistica cittadina. E’ uno degli
obiettivi del PUG: “Ferrara
città, attrattiva, accogliente e competitiva”.
Penso
che insieme si possano fare tante belle cose per la nostra città e
spero che tutti vogliamo rimboccarci un po’ le maniche e dare il
nostro piccolo contributo, sembra un tantino retorico...forse mi sono
lasciato un po’ prendere la mano…
(Domenico
Allocca)
Testo della lettera pubblicata su "La Nuova Ferrara" del 21 febbraio 2023
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