Sono le 17 di giovedì (16 gennaio) e un pubblico di studenti e persone di varia età segue Luciano Fadiga, docente di Fisiologia presso il Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione dell’ateneo di Ferrara, in un’affascinante passeggiata all’interno del cervello umano con ampia sosta nell’Area di Broca e scorci mozzafiato su altri meandri neuronali.
Il professore conduce l’uditorio attraverso sofisticati esperimenti e mirabolanti rivelazioni senza mai perdere chiarezza, competenza e humor, che rende la conferenza “Interazione e Comunicazione” (tenuta all’Accademia delle Scienze di Ferrara) ancora più godibile. La carica innovativa degli studi sui neuroni - specchio non smette di affascinare nonostante la ormai trentennale attività di ricerca, che annovera Luciano Fadiga tra i principali esperti del settore.
Con una serie di slide efficaci, scopriamo che in campo riabilitativo il paziente può trarre benefici dalla visione di filmati, che mostrano la semplice esecuzione di movimenti (Fadiga sta portando avanti importanti ricerche all’ospedale riabilitativo “San Giorgio” di Ferrara).
Il professore parla di come la comunicazione implicita (gesti, azioni e movimenti del corpo) comunichi più di quella esplicita (parole e discorsi) ed evidenzia che percepiamo molte informazioni anche se non ce ne rendiamo conto a livello consapevole. Questo non può che far riflettere sull’importanza del comportamento umano rispetto al profluvio di parole vuote e, soprattutto, non veritiere. “Fatti e non parole”, si potrebbe commentare.
Fadiga sottolinea, esperimenti alla mano, l’importanza del contatto oculare (guardarsi direttamente negli occhi), ma anche il valore del sentirsi osservati.
Penso – allora - ai bambini, che crescono più sicuri di sè, quando sanno che lo sguardo vigile dei genitori veglia su di loro.
Luciano Fadiga racconta, inoltre, di affascinanti studi sulle interazioni umane condotti con la collaborazione del teatro comunale “Abbado” di Ferrara in occasione di concerti e altre attività, che permettono di osservare le relazioni tra pubblico, musicisti e direttori di orchestra. Del resto le scoperte del professore col suo team sono tante e grandi possono ancora esserne gli effetti in svariati settori della vita umana.
Ma il tempo a disposizione è finito e la conferenza si avvia alla conclusione.
L’ultima battuta riguarda l’intelligenza artificiale, che Luciano Fadiga definisce intelligenza diabolica, poiché può simulare l’uomo in modo straordinario con conseguenze che potrebbero portare anche seri problemi.
L’incontro è proprio terminato e un sonoro applauso conclude la riunione, ma il professore continua i suoi studi e ci riserva ancora strabilianti rivelazioni sul cervello e le interazioni umane.
(Domenico Allocca)
La foto di Luciano Fadiga è tratta da Wikipedia
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