Una coppia di tedeschi in total black esce dalla reception di uno degli hotel, che si affacciano sul castello. Sono eleganti e raffinati, si dirigono verso la piazza della cattedrale, scivolando sotto i portici.
Nel cortile del castello le dame e i cavalieri di Sara Bolzani e Nicola Zamboni continuano ad affascinare turisti e ferraresi. Davanti alle statue dei giganteschi cavalli, impegnati nel duello, la bambina strabuzza gli occhi e il padre le sussurra all'orecchio: <<Chissà se di notte si animano e vanno in giro per Ferrara...>>.
Due turisti teutonici ammirano l'Ippogrifo sorridendo: il linguaggio della bellezza non conosce frontiere. Più avanti, invece, un omaccione osserva guardingo le statue. Che nutra il timore che realmente si animino da un momento all'altro?!
Arriva un drappello di turisti con guida, che con tono deciso e solerte impartisce le disposizioni del caso: <Chi ha bisogno della toilette, vada di là. Chi è senza biglietto venga con me!>>. Efficienza teutonica in salsa emiliana. Un'anziana signora ne approfitta per tirare il fiato, sedendo sulle palle di cannone. Evidentemente è a posto: non ha bisogno dei servizi igienici ed è dotata di biglietto...
Una coppia di romani entra nel cortile attraversando l'arco: <<Ma ce vo' il Telepass per entrare in castello?>>, ironizza uno dei due.
Un distinto signore d'altri tempi ne approfitta per un selfie tra i destrieri imbizzarriti.
Un terzetto in un angolo commenta: <<Si sta un pochino qui al sole e poi se va a vedè er museo>>. Intanto giunge l'”Omino in bicicletta”. Distribuisce un foglietto con il menù turistico che esibisce le portentose specialità ferraresi: tortellini, cappellacci di zucca, lasagne, passatelli, salama da sugo e tenerina. Come resistere? Ecco che dal terzetto parte la telefonata: <<Volevo prenotà un tavolo per oggi... me sente? Nun se sente gnente co 'sto cellulare!>>. <<E riprova, no!>>, lo redarguisce la moglie.
Ancora più in là, la ragazza veneta conversa svogliata a telefono: <<Semo in castelo...carino... speta, me ciama>>. E chiude la telefonata, andando a raggiungere un ragazzotto in fila per entrare in biglietteria.
La musica di un violino fa da colonna sonora, proviene da un busker seduto all'ombra di uno degli archi del cortile.
Intanto davanti alla cattedrale un altro musicista di strada riesce a tirare fuori ritmo e musica da pignatte, vecchi tegami e secchi di vernice. Un paio di amici burloni improvvisano un canto sbiascicato e stridulo, tentando di seguire la melodia. Ma smettono presto e ridono di gusto. E' troppo stonato anche per loro...
Più avanti sulle bancarelle del mercatino esplodono ceramiche estensi, tortellini-calamita, piantine esotiche e fischietti in terracotta. Ragazze entusiaste provano anelli variopinti.
Il sole brilla e rende tutto magico.
Una tranquilla domenica di primavera a Ferrara.
Eccezionale.
Bravo. Ben fatto e situazione possibile. Complimenti.
RispondiEliminaGrazie, mi fa piacere che venga riconosciuto che si tratta di una situazione realmente accaduta...ho solo aggiunto qualche pennellata...
RispondiElimina