In questo caldo luglio è possibile entrare in una sala cinematografica per trovare un po' di fresco, godendosi "L' Oro del Reno", primo lungometraggio del regista bolognese Lorenzo Pullega.
Il film racconta storie emiliane, seguendo il corso del fiume nella nostra Bella pianura: <<Dopo i festival - racconta al nostro blog, Lorenzo Pullega - il film ha appena iniziato il suo percorso in sala, ma da quel che vedo non lascia indifferenti: che è la cosa che preferisco. Diverte e commuove o fa storcere il naso, non ci sono tante vie di mezzo! Spero soprattutto che il pubblico, a cui piace, si abbandoni al flusso del fiume per perdersi in questo piccolo viaggio>>.
"L' Oro del Reno" nasce e si muove all' interno del nostro splendido territorio, proiettando sullo schermo lo spirito emiliano, ma è possibile parlare di questa condizione dell' anima, che possiamo definire "emilianitá", come si tratta, ad esempio, di napoletanità o milanesità?
<<Emilianità non so bene cosa sia, ha tanti volti. Personalmente forse ha più a che vedere con un senso di straniamento che con un senso di appartenenza. C’è come un orizzonte limitato dalle nostre parti che, per quanto giocoso e allegro, nasconde sempre qualcosa di non detto, non espresso. Direi di metafisico. La stessa Bologna è una città tanto aperta in apparenza quanto in realtà chiusa, claustrale, i suoi giardini sono tutti nascosti. Lo stesso vale per le immense aperture della pianura, è un deserto pieno di segreti.
Ed è su questa zona liminare di mistero che mi piace muovermi quando racconto storie ambientate qui. Il film mi sembra sotterraneamente percorso da questo senso di inafferrabile. Però c’è inevitabilmente un grande affetto e una gioia nel riunire insieme tutti questi aspetti ed oltretutto è quello stesso limite di cui parlavo a spalancare la fantasia. Ecco, per me è più un luogo della fantasia che della realtà. Non riuscirei a parlarne “realisticamente” perché forse la realtà non le appartiene>>.
Dopo essere uscito a Ferrara e Bologna, "L' Oro del Reno" prosegue il suo corso (nel box alcuni appuntamenti) e ad agosto verrà proiettato al Bobbio Film Festival.
Intanto Pullega è già al lavoro per un nuovo progetto, che dovrebbe ancora portarci alla scoperta della emilianitá.
<< Il prossimo film al momento è in scrittura - riferisce il regista- ma sarà ambientato nuovamente da queste parti. Si tratta di una fiaba ambientata negli anni 90>>.
Ancora riflettori puntati sulla Bella pianura.
(Domenico Allocca)